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E’ partita da Torino la prima giornata di #Conibambini- Tutta un’altra storia

Si è svolta a Torino la prima tappa della manifestazione nazionale #Conibambini- Tutta un’altra storia, dopo gli interventi di: Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini, Giovanni Quaglia presidente della Fondazione CRT e dell’Associazione delle Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte, Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC  hanno raccontato la loro storia sul palco del Teatro Nuovo: Alessandro (Laureando in Scienze Motorie, Università degli Studi di Torino), Maria (studentessa del Politecnico di Torino), Ivana (Studentessa di Diritti Umani ed Internazionali, Università degli Studi di Torino), Esa (Direttore dell’Orchestra Pequenas Huellas di Torino).
Con loro: Oney Tapia (Campione Paraolimpico Rio 2016); Loredana Errore (cantante); Luigi Mastrangelo (Campione di pallavolo); Gianpaolo Anastasi(Educatore parkour – Tor Bella Monaca – Roma).

Ivana Nikolic, oggi ha 25 anni, nata da padre bosniaco musulmano e madre serba cristiana, entrambi rom fuggiti dal conflitto balcanico e giunti in Italia con lo status di rifugiati politici. Nel nostro Paese, Ivana e la sua famiglia, per via dell’appartenenza al popolo Rom, sono stati trasferiti in un campo nomadi, nonostante quella condizione di vita non facesse parte della loro cultura di provenienza.

Cresciuta in una sorta di “ghetto”, circondata dal degrado e con l’unica possibilità di chiedere l’elemosina, per tutta l’adolescenza Ivana ha guardato la vita passarle davanti: passava dalle case famiglia alle case-emergenza, condividendo la battaglia dei suoi genitori che, con il lavoro, cercavano nuove opportunità di miglioramento per i figli. Si sentiva esclusa dalla società, e non vedeva per sé l’opportunità di costruire un futuro diverso. A 16 anni, però, decide di cambiare vita: si impegna in un’associazione di volontariato, diventa tutor di un progetto contro l’abbandono scolastico, finisce le scuole superiori e si iscrive all’Università, lavorando per mantenersi durante gli anni di studio. Ha seguito corsi sui diritti umani e internazionali e prevede di laurearsi a breve.

Quella di Ivana è solo una delle tante storie di giovani che sono partiti da condizioni disagiate, ma grazie all’impegno personale e con il sostegno della “comunità educante” sono riusciti a costruirsi una nuova vita. Ivana ha raccontato la sua esperienza a Torino, al Teatro Nuovo, in occasione della prima tappa della manifestazione nazionale #ConibambiniTutta un’altra storia. Una iniziativa promossa dall’impresa sociale Con i Bambini, che attraverserà l’Italia da Nord a Sud per incontrare le comunità educanti dei territori e soprattutto i ragazzi, per ascoltarli e condividere con loro idee e buone pratiche di contrasto alla povertà educativa minorile e offrire opportunità significative ai giovani.

La tappa torinese è stata organizzata insieme a Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC, in collaborazione con l’Associazione delle 12 Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte, impegnate nel mettere in campo progetti contro la povertà educativa minorile e aderenti all’omonimo Fondo nazionale, nato da un’intesa tra Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.

Sono intervenuti: Carlo Borgomeo (Presidente di Con i Bambini); Giovanni Quaglia (Presidente Fondazione CRT e Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte); Francesco Profumo (Presidente Compagnia di San Paolo); Giandomenico Genta (Presidente Fondazione CRC).

“L’obiettivo generale della campagna – ha spiegato Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini– è quello di promuovere i temi legati al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e la missione che caratterizzano l’impresa sociale, meglio sintetizzati da tre parole chiave: “povertà educativa minorile”, “comunità educante”, “periferie”. Tre parole che potrebbero cambiare il presente e il futuro di molti bambini e ragazzi costretti a vivere periferie quotidiane, mancanza di opportunità, in contesti di povertà e dove, la comunità educante, non riesce a dare risposte concrete privandoli del proprio futuro. Dalle tappe della manifestazione – prosegue Borgomeo – emergeranno buone prassi che potrebbero rappresentare un esempio a livello nazionale, e allo stesso tempo fare notare le criticità, i bisogni di quella generazione talmente liquida da sembrare invisibile”

“La povertà educativa dei minori –ha detto il presidente della Fondazione CRT e dell’Associazione delle Fondazioni di Origine bancaria del Piemonte, Giovanni Quaglia – è certamente un tema sfidante per chi, come la Fondazione CRT e le altre Fondazioni piemontesi, lavorano per contrastare le fragilità sociali, economiche e culturali del nostro tempo, riducendo le aree del disagio e della marginalità. L’attenzione alle periferie, sia del territorio sia dell’anima, come terreno ricco di potenzialità da coltivare e su cui investire, è il primo passo per una crescita più equilibrata, sostenibile, solidale: in una parola, più equa e più giusta, proprio perché finalizzata a compensare le disuguaglianze che, con tutta evidenza, esistono nella distribuzione delle risorse nella società, tra contesti territoriali e tra le famiglie stesse”.

“La nostra Fondazione- ha continuato Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo-  promuove l’educazione, la cultura e la conoscenza, sostiene le scuole nel loro prezioso operare quotidiano, dà forza alle tante esperienze di inclusione e di lotta alla povertà educativa che rappresenta una delle dimensioni più evidenti e preoccupanti del fenomeno della povertà nel nostro Paese. Al centro i ragazzi che apprendono, attraverso l’innovazione della didattica, il rafforzamento delle comunità educanti, la valorizzazione di competenze fondamentali per un percorso educativo di qualità. Vogliamo favorire ovunque, a partire dalle scuole, processi educativi capaci di dare di più alle parti deboli, alle parti forti e talentuose e alle parti inesplorate e da scoprire di ciascuno”.

Per Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC “Il Fondo, nato dalla collaborazione con il Governo e il Terzo Settore, offre oggi un’occasione unica per contrastare, in collaborazione con tutti i soggetti che ogni giorno operano in campo educativo e sociale, la povertà educativa. Questo significa combattere il rischio di abbandono scolastico offrendo nuove opportunità ai giovani che abitano territori marginali, affrontare le sfide della multiculturalità e della costruzione di un’identità comune, stimolare la crescita di cittadini attivi e responsabili. Sfide essenziali a cui è necessario dare risposta, per costruire il futuro delle nostre comunità”.

Durante l’evento di Torino oltre alla storia di Ivana, sono state condivise con i 900 ragazzi delle scuole piemontesi presenti in sala altre tre esperienze: quelle di Alessandro, Maria e Esa, coinvolti in alcuni interessanti interventi sostenuti dalle Fondazioni del territorio. Ad accompagnare i ragazzi sul palco nel racconto delle loro storie, quattro ospiti speciali: Luigi Mastrangelo, campione di pallavolo; la cantante Loredana Errore, il campione paralimpico Rio 2016 Oney Tapia e il parkourer romano Gianpaolo Anastasi. 

Nei prossimi mesi la manifestazione farà tappa a Reggio Emilia, Milano, Napoli, Brindisi, Catania e si concluderà nella prossima primavera a Roma, dove le storie e le buone pratiche raccolte durante la campagna verranno simbolicamente consegnate alle istituzioni.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo – la cui dotazione è di 360 milioni di euro per tre anni –  a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

In poco più di un anno sono stati pubblicati tre bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17 e Nuove Generazioni 5-14 anni, quest’ultimo ancora in corso con scadenza il 9 febbraio) e approvati i primi 80 progetti relativi alla fascia di età 0-6 anni, sostenuti con 62,2 milioni di euro.

 

 

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