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Attività educative e di socializzazione a distanza

Foto su Shutterstock.com
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La crisi e i provvedimenti relativi al distanziamento sociale costituiscono una grave difficoltà allo svolgimento delle attività previste dai 355 progetti in corso, che coinvolgono oltre 450 mila minori, selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Le organizzazioni di Terzo settore, insieme alle scuole coinvolte nei progetti, stanno compiendo sforzi significativi per non interrompere le attività e per tenere in piedi le fila delle “comunità educanti” impegnate nei diversi territori. Esperienze significative, che vengono testimoniate dai progetti e raccolte man mano in una specifica pagina web dedicata al racconto delle iniziative di apprendimento a distanza, che conta ad oggi oltre 150 articoli.

In una nota del 12 marzo, Con i Bambini aveva già assicurato a tutti i progetti la possibilità di attivare sistemi di apprendimento a distanza nelle scuole che ne sono sprovviste e di programmare attività educative e ricreative durante il periodo estivo.
A tal fine, sono state redatte delle linee guida, che permettono ai soggetti responsabili dei progetti di prevedere piani di potenziamento delle attività di apprendimento e di socializzazione a distanza.

In particolare, potranno essere sostenute, per le scuole ne fossero sprovviste e previa comunicazione a Con i Bambini, le spese necessarie a:

  • l’acquisto di materiali didattici e tecnologie occorrenti per l’apprendimento a distanza;
  • l’elaborazione di contenuti multimediali a carattere didattico / educativo o ricreativo;
  • la gestione e promozione di piattaforme on line per la didattica o la socializzazione;
  • le attività di formazione e di aggiornamento all’uso di detti strumenti;
  • eventuali altre attività a distanza ritenute coerenti per affrontare l’attuale situazione di crisi.

Le iniziative terranno conto di altri analoghi interventi sostenuti, per le medesime finalità, con altri contributi pubblici o privati, sia per evitare sovrapposizioni e possibili sprechi sia per integrare le stesse iniziative evitando il rischio che i dispositivi non raggiungano i destinatari individuati.

Potranno inoltre essere previsti anche l’acquisto di dispositivi e connessioni per i nuclei familiari di minori che ne siano privi, a condizione che sia sempre garantito in modo adeguato l’accompagnamento individuale all’apprendimento e alla socializzazione a distanza.

In alcuni territori dove non vi è sufficiente copertura di rete le organizzazioni sono costrette a mantenere i contatti unicamente grazie a whatsapp, per alcuni soggetti in situazione di difficoltà economica non è facile sostenere i costi delle connessioni. In tutte queste situazioni, l’auspicio è che vengano attivate, a cura delle pubbliche amministrazioni, infrastrutture wi-fi di connessione gratuita. Inoltre, si richiede ai soggetti gestori di assumere, nei territori particolarmente deprivati e in cui il digital divide può assumere dimensioni rilevanti, iniziative di contenimento dei costi nei confronti delle famiglie con minori a carico.

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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