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Verde pubblico: ancora pochi parchi per bambini nel Sud

Tag: DirittiSport e gioco

Il verde pubblico è una variabile fondamentale per la vivibilità di un territorio. In particolare nelle città, le aree verdi rivestono una serie di funzioni strategiche, che porta a considerarle vere e proprie “infrastrutture verdi” (Ispra 2018).

Da un lato, si tratta di un servizio ambientale: la diffusione del verde contribuisce a mitigare l’isola di calore che si crea nelle aree più urbanizzate. Dall’altro, per la funzione sociale che ricoprono, in quanto luogo di incontro, svago e aggregazione per tutti i cittadini. A maggior ragione per i più piccoli: per bambini e ragazzi la disponibilità di uno spazio verde vicino casa ha un impatto ancora più rilevante sulla qualità della vita complessiva.

Ecco perché è importante capire quale sia la disponibilità di verde nelle città, ma anche la sua effettiva possibilità di utilizzo da parte dei cittadini, adulti e minori. Infatti, è molto differente se il verde urbano è costituito da parchi e giardini oppure da aree incolte.

Tanti tipi diversi di verde urbano

Attraverso l’analisi dei dati rilasciati annualmente dall’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) è possibile ricostruire proprio questo tipo di aspetti, a partire dalla composizione del verde urbano nelle città.

Questo infatti non è un insieme indistinto, e si può suddividere in diverse categorie. Parliamo di verde storico in riferimento a quello vincolato dal codice dei beni culturali (ville, giardini e parchi di interesse artistico o storico). Vi sono poi i grandi parchi urbani: spazi verdi non tutelati dal codice, ma comunque riconosciuti di valore dagli strumenti urbanistici locali. Altra componente fondamentale è quella del verde attrezzato: spazi adibiti a giardini di quartiere, con giochi per bambini, cestini, panchine, aree ristoro e simili.

Vanno considerate a parte le aree di arredo urbano, che rappresentano il verde a fine estetico o funzionale (quello presente nelle rotonde, ad esempio, o lungo le piste ciclabili). Così come le aree sportive all’aperto, spazi a servizio ludico ricreativo adibite a campi sportivi e altre strutture simili. Vi sono poi tante altre categorie, dai giardini scolastici a quelli zoologici, dagli orti urbani al verde cimiteriale, dalle aree boschive a quelle incolte.

Operare queste distinzioni è cruciale in una valutazione sulla fruibilità effettiva del verde pubblico. Così com’è importante valutare l’offerta di verde rispetto alla domanda potenziale, in particolare di bambini e ragazzi.

3 su 4 grandi città del Mezzogiorno con meno di 100 metri quadri di verde urbano per residente con meno di 18 anni.

Contando tutto il verde urbano, i metri quadri di verde per minore sono oltre 150 a Torino (161,6 mq per residente 0-17 anni), Firenze (157,2), Genova (156,4) e Bologna (155,6). Seguono i due comuni italiani più popolosi, Milano (117,6 mq per minore) e Roma (109,4), con Catania poco distante (108,6). Le 3 città che non raggiungono i 100 mq di verde complessivo per minore sono i maggiori capoluoghi regionali del mezzogiorno: Napoli (69,3), Palermo (68,3) e Bari (62,8).

Ma la classifica in parte cambia se si osserva la composizione del verde urbano. Un aspetto che, inevitabilmente, incide sulla reale fruibilità da parte di bambini e ragazzi.

Tra le grandi città, Firenze è quella con più aree sportive all’aperto per minore
Composizione in metri quadri per minore del verde urbano nelle 10 maggiori città italiane (2019)

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: giovedì 25 Febbraio 2021)

Il verde incolto incide soprattutto in grandi città del sud come Catania e Napoli.

In termini di verde storico vincolato, ovvero le aree sottoposte a tutela ai sensi del codice dei beni culturali, prevalgono Torino (68,1 mq per minore) e Firenze (54,6). Terza Roma, distanziata, con circa 19 metri quadri per residente sotto i 18 anni, seguita da Palermo (15,8).

L'offerta di grandi parchi urbani è maggiore, rispetto ai bambini e ragazzi residenti, a Bologna (71,8 mq per minore). Seguono Milano (48,7), Roma (44,6), Torino (20,7), Napoli e Bari (entrambe a circa 17 mq per ogni residente sotto i 18 anni). Nel verde attrezzato di quartiere prevalgono Milano (33,7 mq per minore), Roma (29,1), Bari (19,8) e Torino (16,8). Tra le aree sportive all'aperto, l'offerta per minore è di gran lunga più ampia a Firenze (31,8 mq per residente con meno di 18 anni), seguita da Torino e Napoli (entrambe a 5,9 mq).

Tra le maggiori città italiane, la presenza di verde incolto caratterizza soprattutto due grandi capoluoghi del sud come Catania (39,9 mq per minore) e Napoli (12,9), seguite da Torino (3) e Genova (2,6).

Parchi, giardini e verde attrezzato: il divario nord-sud

Tenuto conto di queste differenze, abbiamo aggregato tre categorie di verde pubblico: quello attrezzato, quello storico e i grandi parchi urbani. In modo da effettuare un confronto sulla disponibilità per minore nei capoluoghi di provincia italiani.

Emerge una spaccatura abbastanza netta tra le città del nord e quelle del sud, in termini di disponibilità del verde pubblico per bambini e ragazzi. Escludendo Matera, Oristano e l'Aquila, i primi 20 capoluoghi italiani per verde attrezzato, storico e parchi per minore si trovano nel centro-nord.

Aree verdi meno diffuse nelle città del Mezzogiorno
Aree di verde attrezzato, verde storico e parchi nei capoluoghi italiani, in metri quadrati per minori residenti (2019)

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: giovedì 25 Febbraio 2021)

Al primo posto Matera (con 6.138,84 mq per residente 0-17 anni) che tuttavia, come segnalato anche dalle analisi di Ispra, rappresenta un caso particolare. In questo comune infatti quasi tutto il verde urbano presente è vincolato, per la presenza del parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri. Seguono Gorizia, con oltre 900 metri quadri per minore, Pordenone (570) e Monza (319,94). Superano i 140 mq per minore anche altre 14 città: Oristano, Sondrio, Venezia, Ferrara, Perugia, L'Aquila, Cuneo, Parma, Padova, Verona, Reggio nell'Emilia, Arezzo, Ravenna e Trento.

13 i capoluoghi con meno di 25 metri quadri per minore. Di questi, 12 si trovano nel Mezzogiorno.

In media, poco meno del 12% dei capoluoghi italiani dispone di meno di 25 metri quadri di verde storico, attrezzato o parchi per minore. Una quota che sfiora il 36% nelle isole e il 27% nel sud.

L'articolo è disponibile anche su conibambini.openpolis.it.

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un’informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

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