Le mense scolastiche nei comuni periferici: il report dell’Osservatorio #conibambini
Tag: Edilizia scolastica
Pubblicato il nuovo report settimanale dell’Osservatorio #Conibambini. Solo il 26,4% degli edifici scolastici è dotato di mensa, con profonde differenze tra Nord e Sud. In Valle d’Aosta, Toscana, Friuli e Piemonte la copertura è del 60%. Al Sud non arriva al 20%.
Le mense scolastiche offrono un servizio fondamentale a molti studenti, soprattutto a bambini e ragazzi che vivono in comuni periferici e hanno difficoltà a raggiungere la scuola. Ma la loro distribuzione nelle aree interne varia molto da nord a sud. È quanto emerge dal report settimanale dell’Osservatorio povertà educativa #Conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini. Di seguito un estratto del rapporto.
Le mense scolastiche rappresentano un elemento fondamentale all’interno del sistema educativo. Il pranzo a scuola infatti non è solo un importante momento di socializzazione ma costituisce anche la garanzia di un pasto adeguato almeno una volta al giorno per molti giovani che provengono da contesti socio-economici disagiati.
Inoltre, questo servizio permette agli alunni di frequentare la scuola anche in orario pomeridiano. Un’opportunità fondamentale soprattutto per gli studenti che vivono nelle aree interne del Paese, dove i collegamenti sono più difficili e l’offerta didattica è spesso limitata.
La mensa può, perciò, rappresentare un elemento decisivo per migliorare le possibilità di apprendimento degli studenti che vivono in queste zone. In questo modo, può anche contribuire a contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico.
La presenza di mense scolastiche in Italia
Secondo i dati raccolti dal Miur, dei 40.160 edifici scolastici statali presenti sul territorio, 10.598 (il 26,4%) sono dotati di mensa, con profonde differenze tra nord e sud del Paese. In Valle d’Aosta, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte la mensa è presente in più del 60% degli edifici scolastici, mentre al Sud il dato non arriva al 20% (con l’eccezione della Sardegna). Da sottolineare però che anche regioni settentrionali come Lombardia e Veneto si trovano al di sotto della media nazionale.
Come varia la presenza del servizio mensa da regione a regione
Percentuale di edifici scolastici dotati di mensa presenti sul territorio rispetto al totale (2018)
Le mense scolastiche in aree periferiche e ultraperiferiche
In quasi tutte le regioni meridionali la presenza del servizio mensa è maggiore nelle aree interne rispetto ai poli. Questo dato è dovuto al fatto che generalmente al sud il numero di comuni classificati come periferici e ultraperiferici è maggiore. Di conseguenza anche il numero degli edifici scolastici, delle mense e dei residenti, nelle aree interne sarà più elevato.
Al Sud più mense nelle aree interne che nei comuni polo
Confronto tra la percentuale di edifici scolastici dotati di mensa nei comuni polo e nei comuni periferici e ultraperiferici, per regione (2018)
In questa classifica, al primo posto c'è la Basilicata che conta 67 edifici scolastici con mensa nelle aree interne su un totale di 92 scuole (72,8%). Seguono il Molise con 23 mense su 44 (52,3%), la Sardegna con 227 su 436 (52,1%), la Calabria con 158 su 385 (41%) e la Sicilia con 106 su 300 (35,3%). Si deve sempre tenere presente, però, il numero totale delle scuole esistenti. Ad esempio, in Molise le mense nei comuni periferici e ultraperiferici sono il 52% del totale degli edifici dotati di mensa. Parliamo però di appena 23 scuole su un totale di 322. Stesso discorso vale anche per altre regioni come Sicilia (106 mense nelle aree interne su 3.669 istituti scolastici) e Abruzzo (35 su 1.080).
Al 2018, sono oltre mezzo milione i ragazzi che risiedono nei comuni periferici e ultraperiferici. Una cifra non trascurabile dato che rappresenta circa il 7% della popolazione scolastica italiana. La Sicilia è la regione che ne ospita di più (oltre 105mila). Al secondo posto si trova la Sardegna (quasi 62mila), al terzo la Calabria (oltre 53mila) e al quarto la Basilicata (oltre 40mila). In queste quattro regioni vive più della metà degli studenti che risiedono in aree interne.
Mettendo in relazione il numero di residenti 6-18 nelle aree interne e il numero di mense presenti nelle aree interne delle varie regioni, il Friuli-Venezia Giulia risulta la regione migliore. Qui, infatti, sono presenti 25 edifici con mense a fronte di 2.113 giovani, quasi 12 mense ogni 1.000 studenti. Al secondo e terzo posto Liguria e Valle d’Aosta.
Agli ultimi posti ci sono invece la Sicilia con 106 mense per 105.347 giovani (una mensa ogni 1.000 studenti), la Lombardia (55 mense per 38.580 studenti) e il Lazio (39 mense per 26.500 studenti).
In totale, sono 1.112 gli edifici scolastici dotati di mense nei comuni periferici e ultraperiferici.
"In Friuli-Venezia Giulia quasi 12 mense ogni 1.000 studenti nelle aree interne”
Numero di edifici scolastici statali dotati di mensa ogni mille studenti 6-18 nelle aree interne a livello regionale (2018)
Su conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l’argomento con grafici e mappe sulla distribuzione delle mense scolastiche nelle aree interne a livello provinciale e in tutti i comuni italiani.
L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un'informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l'elaborazione di analisi e approfondimenti originali.
Il report completo è disponibile in pdf: L'importanza delle mense scolastiche nelle aree interne
Comunicato stampa: CS_25 agosto mense scolastiche aree interne