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Le mappe della povertà educativa nelle Marche

Tag: Asili nidoDirittiDisuguaglianze digitaliEdilizia scolasticaIstruzioneMappe

Sono 228.498 i minori residenti nelle Marche nel 2020. Analizzando alcuni indicatori regionali sulla condizione educativa dei più giovani, possiamo osservare come nel 2019 in questa regione la quota di giovani tra 18 e 24 anni che aveva lasciato la scuola prima del diploma si attestasse all’8,7%. Un dato inferiore alla media nazionale del 13,5% rilevato in quell’anno ed anche all’obiettivo europeo di riduzione del tasso di abbandono scolastico sotto al 10%.

L’emergenza Covid ha avuto un impatto decisivo sulla condizione di bambini e ragazzi.

Questo dato può essere letto anche insieme ad un altro fenomeno legato alla povertà educativa. Ovvero quello dei neet, cioè quei ragazzi che non solo non lavorano ma che hanno anche abbandonato qualsiasi percorso di formazione. Un altro fenomeno pesantemente impattato dalla pandemia, ma non particolarmente presente nelle Marche. In base ai dati di Eurostat, infatti, sappiamo che nel 2019 i Neet in questa regione erano l’11,5% dei giovani in età compresa tra i 15 e i 24 anni. Uno dei dati più bassi tra le regioni italiane.

Per questo nel corso del report approfondiremo alcuni degli aspetti più salienti in questa fase. Dalla diffusione della rete internet ultraveloce alla condizione dell’edilizia scolastica, dalla raggiungibilità delle scuole all’offerta di asili nido. Di seguito un estratto del report dell’Osservatorio #conibambini, promosso da Con i Bambini e Openpolis.

L’offerta di asili nido nelle Marche

Secondo i dati 2019, la regione offre complessivamente 9.558 posti in 379 strutture tra asili nido e servizi integrativi, che corrispondono a circa 30,5 posti ogni 100 residenti tra 0 e 2 anni di età. Un dato superiore di 3,6 punti percentuali rispetto alla media nazionale di quell’anno (26,9%) ma ancora al di sotto della soglia del 33% che gli stati membri dell’Unione europea si sono dati a Barcellona.

Il livello di copertura del servizio pone le Marche al decimo posto tra le regioni italiane. Ma ogni provincia ha le proprie specificità e differenze. Differenze che possiamo trovare anche all’interno di una singola provincia, da un comune all’altro. Ecco perché il dato medio regionale non è sufficiente per l’analisi: occorre spingersi a livello locale.

Ad Ancona raggiunto l’obiettivo Ue di 33 posti ogni 100 bambini
Posti per 100 residenti 0-2 in asili nido e servizi per la prima infanzia, nelle province delle Marche (2019)

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 6 Luglio 2021)

La provincia di Ancona supera l'obiettivo Ue del 33%

A quota 34,3% il capoluogo di regione Ancona è l'unica provincia delle Marche a raggiungere e superare l'obiettivo Ue di 33 posti in asilo nido ogni 100 residenti tra gli 0 e i 2 anni di età. Le altre province invece si trovano tutte al di sotto della media regionale: Pesaro e Urbino si attesta al 29,2% mentre Ascoli Piceno al 28,9%. I dati più bassi si trovano nelle province di Fermo e Macerata, entrambe con il 28,4% di copertura potenziale.

Le famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce nelle Marche

I mesi di didattica a distanza hanno dimostrato quanto agenda digitale e contrasto della povertà educativa siano legate in modo determinante: solo il 55% delle famiglie marchigiane dispone di connessioni veloci, dato di oltre 10 punti al di sotto della media nazionale (68,5%). Nella banda larga ultraveloce (connessioni superiori a 100 Mbps) il dato peggiora: 25% delle famiglie potenzialmente raggiunte, circa 12 punti al di sotto della media italiana (36,8%).

Ancona è l’unica provincia che si avvicina alla media nazionale nelle connessioni ultraveloci
Percentuale di famiglie raggiunte dalla rete fissa con velocità di download pari a 100 Mbps o superiore (2019)

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Il territorio delle Marche è per un terzo collina litoranea e per due terzi montagna o collina interna.

Le scuole vetuste nelle Marche

Sono il 24,4% gli edifici scolastici statali con più di 50 anni nelle Marche. Il quadro a livello provinciale risulta piuttosto disomogeneo, anche se in tutti i territori trova conferma un’incidenza piuttosto elevata di edifici scolastici vetusti.

In tutte le province delle Marche oltre il 20% delle scuole ha più di 50 anni
Percentuale di edifici scolastici vetusti nelle province delle Marche (2018)

DA SAPERE
Un edificio scolastico è vetusto quando ha più di 50 anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Nella provincia di Macerata le scuole vetuste sono il 20,7% del totale, dato al di sotto della media regionale ma comunque superiore a quella nazionale. A 10 punti di distanza Fermo che registra una quota del 30,9%. Quest'ultima è l'unica provincia, insieme ad Ascoli Piceno (27%) a superare la media regionale (24,4%), che risulta invece in linea con il dato di Ancona (24,4%). Infine Pesaro e Urbino, con il 23% di strutture con oltre 50 anni, precede di poco più di 2 punti Macerata.

Quante scuole sono raggiungibili nelle Marche

È necessario assicurare dei collegamenti efficienti tra il territorio e gli edifici scolastici attraverso il servizio di trasporto pubblico. Non tutte le famiglie hanno la possibilità di portare i figli a scuola con un mezzo privato.

Il tema della raggiungibilità degli edifici scolastici ha assunto una rilevanza ancora maggiore a causa dell’emergenza coronavirus visto che la capienza dei mezzi pubblici è stata ridotta per cercare di limitare i contagi. In un contesto così difficile infatti se in un territorio il trasporto pubblico non funziona o garantisce i collegamenti solo ad una parte degli studenti, si crea un divario che rischia di incentivare fenomeni legati alla povertà educativa.

In 4 province marchigiane edifici raggiungibili oltre il 90%
Percentuale di edifici scolastici statali raggiungibili con mezzi pubblici nelle province delle Marche (2018)

DA SAPERE
I dati mostrano la percentuale di edifici scolastici raggiungibili da almeno un mezzo pubblico (urbano, scolastico o interurbano) sul totale degli edifici scolastici statali.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Nelle Marche, la quota di giovani tra 18 e 24 anni che ha lasciato la scuola prima del diploma si attesta all’8,7%, dato inferiore alla media nazionale del 13,5%. Riguardo ai Neet, cioè quei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non solo non lavorano ma che hanno anche abbandonato qualsiasi percorso di formazione, sono l’11,5%, uno dei dati più bassi tra le regioni italiane.

Su conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l'argomento con ulteriori grafici e mappe.

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un’informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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