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L’accesso dei minori al verde urbano fruibile nelle città italiane

Tag: Sport e gioco

Foto di Maksym Kaharlytskyi su Unsplash
  • Il verde pubblico garantisce in concreto diversi diritti del minore.
  • In questa definizione ampia sono però ricompresi tanti tipi di spazi diversi, ma anche aree non fruibili come quelle a verde incolto.
  • 338.962.192 i mq di verde fruibile nei capoluoghi italiani (59,1% del verde urbano).
  • Nelle città del mezzogiorno la dotazione di verde fruibile è molto inferiore alla media.
  • Nel 2022 è Gorizia la città con più verde fruibile per minore.

La disponibilità del verde urbano è uno degli indicatori che meglio di altri segnala quanto una città sia effettivamente a misura di bambino. La presenza di parchi, aree gioco, spazi per fare sport all’aperto è infatti uno dei principali modi per dare concretezza al diritto allo sport e al tempo libero sancito dalla convenzione sui diritti dell’infanzia.

Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica” – Convenzione sui diritti dell’infanzia, art. 31

L’offerta di verde pubblico inoltre si collega anche ad altre prerogative di bambini e ragazzi. I divari nell’offerta di verde pubblico minano i diritti dei minori sotto molteplici punti di vista: dal principio di non discriminazione – spazi verdi pubblici e inclusivi possono riequilibrare disparità socio-economiche esistenti – al diritto alla salute e a un tenore di vita adeguato.

Abbiamo avuto modo di approfondire come la qualità del verde urbano dipenda da tanti fattori, a partire dalla consistenza del patrimonio arboreo. In questo approfondimento analizziamo invece le differenze tra le città italiane in termini di disponibilità di verde fruibile per minore.

La fruibilità del verde urbano nelle città italiane

Quando si parla di verde urbano, si possono intendere tanti tipi di aree diverse. Vi sono ricompresi parchi e giardini pubblici, che probabilmente sono il primo riferimento che viene in mente. Ma nella definizione di verde in ambito cittadino rientrano anche le aree di arredo urbano, come gli spazi curati di rotatorie o aiuole, gli orti urbani, le aree boschive o di forestazione urbana e anche il verde incolto. Parliamo quindi non solo di spazi fruibili per i cittadini, a partire da bambini e ragazzi, ma anche di aree a “vegetazione spontanea non (…) soggetta a manutenzioni programmate e controlli” (cfr. Istat).

Per perimetrare meglio le analisi è quindi molto più utile riferirsi a quello che l’istituto di statistica censisce come verde urbano fruibile. Vale a dire le aree verdi gestite da enti pubblici e disponibili per i cittadini, come parchi, spazi attrezzati, aree sportive all’aperto, giardini scolastici e altri spazi verdi a disposizione dei cittadini.

338.962.192 i mq di verde fruibile nei capoluoghi italiani.

Parliamo in media del 59,1% del verde urbano censito nel 2022. In rapporto ai bambini e ragazzi residenti, le città capoluogo offrono in media 128,1 metri quadri per ciascun abitante con meno di 18 anni di età. Un rapporto fortemente variabile tra le diverse aree del paese.

Le città del nord-est sono quelle con maggior dotazione di verde fruibile per minore
Metri quadrati di verde fruibile per minore residente (2022)

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: venerdì 24 Maggio 2024)

La quota sfiora i 210 metri quadri pro capite nelle città del nord-est, si attesta sopra i 100 mq in quelle di nord-ovest e centro e scende sotto questa soglia nel mezzogiorno. In particolare sono 77,4 i metri quadri di verde fruibile nel sud continentale; 70,5 nelle città delle isole.

Come varia la disponibilità di verde urbano tra le città

Questa tendenza nazionale trova piena conferma osservando i dati dei singoli capoluoghi. Nel 2022, delle 20 città con maggiore dotazione di verde per minore, ben 17 si trovano nel centro-nord e 10 nello specifico nell’Italia nord-orientale.

Gorizia è quella con più verde fruibile per minore (1.041,8 mq per residente con meno di 18 anni), seguita da Verbania, Monza, Ferrara, Sondrio, Venezia, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Lodi, Pordenone e Ancona. Quelli elencati sono i capoluoghi dove la dotazione pro capite supera i 250 metri quadri per bambino o ragazzo residente.

Gorizia è la città con più verde fruibile per minore
Metri quadrati di verde fruibile per minore residente nei capoluoghi italiani (2022)

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: venerdì 24 Maggio 2024)

Al contrario, tra i 20 capoluoghi con minore dotazione per minore residente si individuano 16 città del mezzogiorno. Si attestano sotto i 40 metri quadri per minore in particolare i comuni di Barletta, Crotone, Trani, Messina, Andria, Isernia e Catania. Quote poco superiori anche in due città liguri: Imperia (40,9 mq per residente con meno di 18 anni) e Savona (43,4). Da notare come Barletta e Crotone si attestino al di sotto della soglia dei 20 metri quadri per bambino o ragazzo residente.

L’articolo è disponibile anche su conibambini.openpolis.it

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un’informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

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