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La presenza di biblioteche nel centro Italia

Tag: CulturaIstruzione

L’esistenza di biblioteche pubbliche è preziosa per il consumo culturale di bambini e ragazzi. Nel nostro paese l’abitudine alla lettura è fortemente condizionata dal contesto familiare. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio povertà educativa #Conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini. Di seguito un estratto del rapporto.

Se entrambi i genitori sono lettori, anche i figli leggono, nel 66,9% dei casi. Se i genitori non leggono, questa percentuale è più che dimezzata. Tendenze che certo non possono essere invertite dalla maggiore o minore offerta di biblioteche sul territorio. Ma la presenza di strutture accoglienti e fornite può essere una delle premesse per la fruizione culturale da parte dei più piccoli e delle loro famiglie.

la frequenza di lettura dei minori varia molto a seconda della fascia d’età. Leggono più spesso almeno un libro l’anno i ragazzi tra 11 e 14 anni (58,2%), seguiti dai 15-17enni (54,5%) e dai bambini tra 6 e 10 anni (45,9%).

In termini geografici, la lettura tra i minori è più frequente nelle regioni del nord (in Trentino, Valle d’Aosta e Liguria meno di 4 su 10 non sono lettori). Mentre la grande maggioranza di bambini e ragazzi del sud non legge: sono oltre 2/3 i minori che non leggono in Sicilia, Campania e Calabria.

Il centro Italia è l'area con l'andamento di lettori più altalenante: forte crescita tra 2001 e 2010, in calo nell'ultimo decennio

Tra il 2001 e 2018, il centro Italia è l'area del paese dove sono cresciuti di più i lettori: +1,5 punti percentuali, a fronte di una sostanziale stabilità del nord (-0,3) e il calo del mezzogiorno (-2). Un dato finale che è in realtà il risultato di due tendenze opposte. Negli anni 2000 il numero di lettori è cresciuto in tutta Italia, in particolare nel centro (+8,6 punti tra 2001 e 2010), ma anche nel nord (+4,7) e nel sud (+5,5). Nel decennio successivo (2010-18), i lettori sono calati di 5 punti nelle regioni settentrionali, e di oltre 7 punti in quelle centrali e meridionali.

Un altro aspetto che emerge è la progressiva polarizzazione dei lettori, tra centro e periferie. Nei quasi vent'anni tra 2001 e 2018, la percentuale di persone che hanno letto almeno un libro cresce nelle aree metropolitane, mentre cala nei comuni medi e piccoli.

Se, come ricordato nell'introduzione, non è la semplice presenza di una biblioteca a influire sull'abitudine alla lettura, la diffusione di queste strutture è comunque indicativa dell'offerta culturale presente sul territorio. Una rete bibliotecaria accessibile può essere la base per attività in coordinamento con la scuola o con associazioni.

Su conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l’argomento con grafici e mappe che affrontano la situazione a livello regionale e provinciale.

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un'informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l'elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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