Violenza contro le donne: cosa ne pensano gli adolescenti?
I dati inediti dell’indagine “Vivere da adolescenti in Italia”, promossa da Con i bambini e realizzata da Demopolis. Il 76% degli adolescenti e l’81% dei genitori considera il femminicidio un “fenomeno molto grave”. Per oltre le metà degli adolescenti è prioritario “più rispetto per le ragazze” e per un terzo è necessaria “più educazione affettiva nelle famiglie”.
Il femminicidio è considerato un «fenomeno molto grave» dal 76% degli adolescenti italiani tra i 14 e i 17 anni e dall’81% dei genitori. Lo si rileva dai dati inediti dell’indagine realizzata da Istituto Demopolis e promossa da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il focus sui femminicidi fa parte della ricerca più generale “Vivere da adolescenti in Italia”, diffusa lo scorso 18 novembre, realizzata ascoltando adolescenti dai 14 ai 17 anni e genitori con figli adolescenti.
Secondo gli under 18 italiani, per contrastare il fenomeno dei femminicidi la prima cosa da fare è avere «più rispetto per le donne/ragazze», che ha ottenuto il 54% delle risposte. Al secondo posto, con il 49%, c’è «più supporto e aiuto alle ragazze/donne in difficoltà», e al terzo posto (40% delle preferenze) «più coraggio delle donne nell’allontanare il partner violento e denunciare». Il 37% dei ragazzi, poi, reputa importante avere «più educazione affettiva nelle scuole».
Tra le “cose da fare” per contrastare la piaga dei femminicidi, secondo gli adolescenti serve «più prevenzione e informazione» (36% delle risposte), «meno indifferenza e passività di chi nota intorno a sé episodi di violenza» (33%), «più educazione affettiva nelle famiglie» (32%), «pene severe per chi commette questi reati» (32%) e «più protezione delle ragazze /donne da parte dello Stato» (29%).
Pur avendo la medesima percezione della gravità del fenomeno («molto grave» per l’81% del campione), gli adulti puntano di più sul tema prettamente educativo. Infatti, se al primo posto (con il 65% delle risposte), c’è «più supporto e aiuto» alle donne in difficoltà, al secondo e terzo posto (con il 56% delle preferenze), si piazzano «più educazione affettiva nelle famiglie» e «più educazione affettiva nelle scuole».
Dai primi dati diffusi il 18 novembre, è emerso inoltre che il 43% degli adolescenti, quando si trova fuori casa, teme di poter essere vittima di molestie, violenza o bullismo, con un dato che sale al 59% nei quartieri difficili ed al 63% fra le ragazze italiane nel complesso.
Per sostenere gli orfani di femminicidio, Con i bambini nell’ambito del Fondo ha promosso il bando “A braccia aperte”. Con la prima edizione dell’iniziativa, attraverso un percorso di progettazione partecipata nel 2021, sono stati selezionati 4 cantieri educativi dedicati agli orfani di crimini domestici e violenza di genere, nel Nord est, nel Nord Ovest, nel Centro e al Sud, sostenuti complessivamente con 10 milioni di euro.
A luglio 2025 è stata promossa la seconda edizione del bando, mettendo a disposizione altri 10 milioni di euro.










